Stefano Giorgi, maestro di musica (Montecassiano, 1845-1910)
Il 31 luglio 1910 moriva a Montecassiano all’età di sessantacinque anni Stefano Giorgi.
Nel centodecimo anniversario della scomparsa sembra doveroso ricordare questo maestro che per ben trentaquattro anni, dal 1868 al 1902, diresse la Scuola di musica e la Banda filarmonica comunale. Si tratta di una figura poco nota eppure rilevantissima nel panorama musicale montecassianese per la sua longevità professionale e per il suo contributo alla formazione della gioventù locale.
Nato nel 1845 da Federico, un umile quanto intraprendente calzolaio, e da Maddalena Lesti, Stefano si diploma, con grande sacrificio della famiglia, all’Accademia di Bologna.
Nel 1868 ottiene la nomina per un anno a maestro di musica direttore del Concerto nazionale di Montecassiano subentrando a Livio Liviabella. L’anno successivo l’incarico gli viene confermato a tempo indeterminato.
Il suo impegno fu volto soprattutto a potenziare la scuola di musica che nel 1875 arrivò a contare ben sedici studenti contro i quattro del periodo precedente. Alcuni dei suoi allievi ebbero una carriera di stimati e apprezzati musicisti anche oltreoceano.
Maturato il diritto alla pensione al trentesimo anno di servizio, Stefano Giorgi rimarrà in carica fino al 1902.
Emblematica è una sua lettera del 30 luglio 1868 all’Amministrazione comunale di Montecassiano, conservata nell’Archivio storico dello stesso Comune, con cui egli presenta la propria candidatura al magistero musicale dopo la partenza di Livio Liviabella:
Illustrissimi signori,
Stefano del fu Federico Giorgi, nato, domiciliato e residente in questa terra di Montecassiano, servitore umilissimo delle Signorie Loro Illustrissime, fornito com’è del Diploma e di tutti gli altri requisiti necessari a reggere un magistero di musica, concorreva non ha guari a S. Angelo in Pontano. Quel Municipio, in seduta del 24 giugno scorso, lo acclamava 2º eletto, e per essere quindi trascorso il tempo utile al 1º eletto senza che questo abbia né accettato né rinunciato la carica conferitagli, viene ora chiamato il Giorgi a tenere il luogo del 1º eletto …, ed a lui pure si accordano soli venti giorni per l’accettazione o la rinuncia. La gravissima sventura che lo ha colpito della morte del genitore, avendolo posto a capo di tutti gli affari domestici nonché degli interessi del suo negozio, lo obbligherebbero senza meno a restare in famiglia, e gl’impedirebbero di esercitare la diletta sua professione fuori di Montecassiano. Che se gli fosse d’uopo per l’esercizio di questo recarsi altrove, egli e la sua famiglia ne risentirebbero danno gravissimo.
Gli è pertanto che, resosi vacante questo magistero di musica per rinuncia emessa dall’esimio maestro signor Livio Liviabella chiamato a posto più considerevole, il Giorgi fa appello all’impareggiabile generosità delle Signorie Loro Illustrissime affinché, in luogo di beneficare un forastiere, vogliano chiamar lui succedere il sullodato signor Liviabella per le suesposte ragioni. Nel caso favorevole l’umile istante si obbliga sin d’ora 1º: alla diminuzione dello stipendio portandolo a sole £. 600; 2º: a togliere al Municipio ogn’incomodo di combinare col clero per la … da darsi al Maestro per le funzioni ecclesiastiche come suonatore di organo, recandosi egli stesso dal Reverendissimo Capitolo e convenendo su ciò direttamente con esso; 3º: a scrivere un numero di brani musicali pel Concerto maggiore di quello a cui era obbligato il signor maestro Liviabella; 4º: ad un numero di allievi triplo di quello finora stabilito al maestro di musica; ad assoggettarsi a qualunque altro obbligo piacesse al Municipio d’imporgli.
Sono queste tutte condizioni che non dovrebbero lasciar sfuggire l’opportunità, e per le quali non pure ne risentirebbe grande vantaggio il supplicante, ma eziandio l’intero paese. Le Signorie Loro illustrissime adunque, cui senza dubbio interessa il bene degli amministrati, vorranno appagare il desiderio del compaesano Stefano Giorgi, avendo a calcolo le gravi spese sostenute dalla sua famiglia durante il tempo della di lui dimora in Bologna per gli studi, senza che abbia avuto dal Municipio alcun sussidio che altri ebbero in simili circostanze, la sventura che lo ha colpito ed il danno gravissimo che deriverebbe e a lui ed alla sua famiglia se egli o restasse in paese senza esercitare alcun magistero o fosse obbligato a lasciare in mano di altri i propri interessi e recarsi in altro luogo per amore della musica, l’onore che deriverebbe al paese di avere un Concerto con direttore un paesano, la sua condotta infine irreprensibile sotto ogni rapporto, siccome si prova dall’unito certificato di questo Signor Sindaco…
Tanto spera
Monte Cassiano, 30 luglio 1868
Notizie tratte da “Il più bello ornamento del paese”. 190 di storia della Banda musicale di Montecassiano
Banda filarmonica comunale “Piero Giorgi”, Montecassiano 2019